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 Cinema         La scena è tratta da Grey's Anatomy , la serie TV sulla medicina sulla medicina più conosciuta degli ultimi anni. L'episodio è il numero 14 della 13° stagione.      Una donna, dodici anni dopo essere scomparsa, si trova a vagare nel pronto soccorso dell'ospedale. Quando i dottori provano a portarla via, la donna collassa e capiscono velocemente che ha bisogno di un nuovo pacemaker. Dopo averla operata d'urgenza, si scopre che soffre anche di schizofrenia, il motivo per cui si era ritrovata a vagare nell'ospedale. FONTI: Grey's Anatomy Universe, Official Wiki

 I francobolli      In ambito filatelico, il pacemaker è stato rappresentato raramente ma ciò non significa che non ne esistano.      Uno di questi francobolli è canadese, ma rappresenta ancora un pacemaker non impiantabile. L'anno di emissione è il 2011.     Un altro francobollo in tema è austriaco, che tocca la tematica della sanità cardiaca , l'ECG ha una forma più squadrata rispetto al normale, rappresentante la scarica del pacemaker . E' stato emesso nel 1983 ed è scaduto nel 2002.     Infine, troviamo un francobollo australiano emesso nel febbraio 2020 e ritirato pochi mesi dopo, a fine agosto. FONTI: Francobollo canadese Francobollo austriaco Francobollo australiano

 I libri     Il primo libro esposto parla della nascita del pacemaker, concentrandosi su uno dei due inventori  di cui abbiamo già parlato: Wilson Greatbatch. " The Making of the Pacemaker, Celebrating a Lifesaving Invention ", di Wilson Greatbatch .      Il secondo libro riassume la storia del pacemaker e porge uno sguardo al presente e al futuro , guardando anche le alternative ai dispositivi cardiaci disponibili oggi. " Cardiac Pacing and Monitoring, New Methods, Modern Devices ", di Martin Min .     Con il terzo libro ci addentriamo nel funzionamento tecnico del pacemaker, parliamo infatti di software e algoritmi . " Dizionario degli Algoritmi dei Pacemaker, Manuale per infermieri e tecnici di cardiologia ", di Massimo Giammaria.     Rimanendo sulla linea tecnica , con l'ultimo libro guardiamo ai metodi di monitoraggio remoto dei pacemaker per ottimizzare la sorveglianza del dispositivo e del paziente. " Contro...

Il principio fisico      Il cuore, in condizioni normali, possiede un proprio pacemaker naturale: un gruppo di cellule che generano dai 60 agli 80 impulsi elettrici al minuto, che provocano la contrazione delle fibre cardiache iniziando il  normale battito. Nel caso di alcune condizioni cardiache questo movimento cadenzato non sempre avviene spontaneamente.     Se ci addentriamo nell'elettronica del pacemaker, troviamo una base familiare a tutti gli ingegneri: un circuito RC , alimentato da una batteria che carica un condensatore C tramite una resistenza r  (detta di carica).   Nel momento in cui Vc = V0 il transistor  T  si sposta e C si scarica attraverso la resistenza  R (detta di scarica) , maggiore di r. Durante la scarica di C, in un preciso momento, il circuito A si attiva e invia un breve impulso per stimolare il cuore, nel frattempo l'interruttore T torna alla posizione iniziale e C si carica nuovamente.     Il ...

La scienza alla base      Il pacemaker si inserisce nella branca medica della cardiochirurgia , cioè quella parte della chirurgia che si occupa del cuore e le sue problematiche funzionali od organiche, in generale definite cardiopatie .     La nascita della cardiochirurgia si può datare attorno alla fine del 1800, i primi interventi eseguiti su un cuore risalgono all'anno 1896 quando un dottore, G. Farina, eseguì la prima sutura di una ferita su un ventricolo. Nello stesso anno operazioni simili vennero eseguite in tutto il mondo. Per molto tempo gli interventi erano semplici interventi extracardiaci e a "cielo coperto", cioè il cuore rimaneva chiuso e pulsante.      Per arrivare alla cardiochirurgia che intendiamo in senso moderno ci sarà bisogno di lunghi anni di studi e sperimentazioni. Da metà '900 circa si sviluppano nuove tecniche per eseguire operazioni cardiache: provocare arresto circolatorio volontario e reversibile, e circolazione ext...

 Nome ed etimologia      Il pacemaker  è  uno strumento ormai conosciuto da tutti come strumento utile a salvare vite. Senza addentrarci troppo nella tecnologia dietro questo oggetto, possiamo comunque descriverne il funzionamento in modo comprensibile a tutti.      Il pacemaker  è  uno stimolatore cardiaco costituito da un oscillatore pulsante alimentato a batterie il quale, mediante un elettrodo impiantato nelle cavit à  degli atri e/o ventricoli, aiuta a mantenere regolare la contrazione cardiaca attraverso l'emissione di impulsi elettrici quando il funzionamento naturale non è sufficiente.      Il termine pacemaker come facilmente intuibile non  è  un termine italiano ma  è  un anglicismo fatto proprio dalla nostra lingua. Letteralmente significa "generatore di ritmo", riferendosi al ritmo cardiaco che aiuta a mantenere adeguato. La pronuncia suggerita dall'AFI (Alfabeto Fonetico Internaz...

Il pacemaker e i suoi inventori Il primo pacemaker impiantabile      Parlando del pacemaker   è   difficile identificare un solo inventore, questo strumento che salva vite di moltissime persone  è  stato infatti inventato quasi contemporaneamente da due persone in posti molto lontani: Rune Elmqvist e Wilson Greatbatch .  Rune Elmqvist      Partiamo dal primo, Rune Elmqvist (1906-1996) fu medico, ingegnere e inventore svedese.       I pacemaker esterni sono databili agli inizi degli anni '20, accreditati all'australiano Mark Lidwell, avevano bisogno di un cavo di alimentazione e dovevano essere attaccati al corpo dell'utente in modi rudimentali. Al signor Elmqvist, sotto la supervisione del cardiologo Ake Senning, dobbiamo invece l'invenzione del primo pacemaker impiantabile (1958). Le sfide erano molte, l'oggetto poteva infatti causare infezioni, essere rigettato, causare problemi al cuore, etc...   ...